La Celiachia

La celiachia è una risposta immunitaria anomala al glutine e alle proteine correlate e che può manifestarsi come enteropatia.

L’insorgenza di questa malattia fino a poco tempo fa sembrava essere tipica della prima infanzia, mentre oggi sappiamo che è molto frequente anche in età adulta.

Si deve ad una predisposizione genetica cui spesso si associano manifestazioni di tipo auto-immune (diabete insulinodipendente, miocardiopatie, anemia sideropenica, ritardo staturale, stipsi isolata, sclerosi multipla, cirrosi biliare primitiva e osteoporosi).

La diagnosi si effettua mediante test di laboratorio basati sulla ricerca:

  • di anticorpi diretti contro la gliadina (AGA-A e AGA-G), metodica utile soprattutto nei bambini sotto i due anni
  • di anticorpi diretti contro la sostanza reticolare che circonda le fibre muscolari lisce (EMA), un test però non utilizzabile in soggetti che presentano un deficit selettivo di IgA
  • dell’antigene EMA, con possibilità di dosare separatamente gli anticorpi di classe IGA e IGG.

Trattandosi di una malattia autoimmune la terapia si basa essenzialmente sull’esclusione del glutine dalla dieta. Prodotti dietetici di questo tipo sono oramai ampiamente disponibili sul mercato, sia attraverso la distribuzione alimentare sia attraverso quella farmaceutica.

A testimonianza di una crescente sensibilità nei confronti di questa patologia (le statistiche più recenti indicano in 1 italiano su 100 la sua incidenza), la celiachia è stata recentemente inserita tra le malattie croniche per le quali i nuovi LEA(*) prevedono controlli medico-clinici a carico del Servizio Sanitario Nazionale.

Note (*) I “Livelli Essenziali di Assistenza”(cosiddetti LEA) definiscono – a livello nazionale – le prestazioni ed i livelli di assistenza sanitaria che devono essere garantiti a tutti gli assistiti del Servizio Sanitario Nazionale

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