UMANIZZAZIONE DELLE CURE

Per umanizzazione s’intende quel processo in cui si deve porre il malato al centro della cura; questo concetto segna il passaggio da una concezione del malato come mero portatore di una patologia a una persona con i suoi sentimenti, le sue conoscenze, le sue credenze rispetto al proprio stato di salute. L’umanizzazione delle cure è l’attenzione alla persona nella sua totalità, fatta di bisogni organici, psicologici e relazionali e oggi è tema di grande attualità.

Negli ultimi decenni è in atto un profondo cambiamento nel rapporto tra la medicina e la comunità, che interessa diversi aspetti. Così come è palpabile la volontà di abbattere le distanze tra medico e paziente, è altrettanto palese la tendenza a rendere anche gli ambienti ambulatoriali sempre meno asettici, più abitabili ed accoglienti. Quello a cui si aspira è l’“ambulatorio a misura di uomo”, in cui i luoghi di cura e le stesse pratiche medico-assistenziali sono più aperte, sicure e senza dolore.

Una nuova visione di sanità, fatta di persone che curano persone.

Una delle prime attenzioni messe in atto verso un’umanizzazione del laboratorio/ambulatorio è quella di eliminare tutte le limitazioni di vicinanza dei familiari o accompagnatori con il paziente: ogni paziente può essere accompagnato in sala prelievi o negli ambulatori da chi desidera.

Particolare attenzione si ha per i pazienti fragili, siano essi adulti, anziani o bambini, anche con l’eliminazione delle code, dando loro sempre la precedenza nel poter accedere alle prestazioni.

Stessa attenzione viene usata nei confronti delle donne in gravidanza, che possono accedere alle prestazioni senza dover affrontare la coda, e mettendo loro a disposizione stanze dedicate nel caso dovessero eseguire prestazioni che richiedono tempi di attesa in laboratorio.

Per i pazienti più piccoli è a disposizione un angolo giochi, per permettere loro di distrarsi e di trovare un ambiente più accogliente.

Ma la vera chiave di volta è la comunicazione. Imparare a comunicare ai pazienti e/o ai parenti con un linguaggio comprensibile le condizioni del loro caro, saper spiegare con realismo gli scenari possibili, informare dei diritti, degli aspetti tecnici, capire quali sono i loro reali bisogni, significa creare un’alleanza strategica, che aiuta medici, pazienti e parenti a prendere le giuste decisioni per il paziente stesso.